Precisiamo che articoli, recensioni,
comunicazioni, eventi, appuntamenti... e quant'altro vengono da noi pubblicati
non in base ad una adesione ideologica o morale, ma solo
se ce ne viene fatta esplicita richiesta (anche con una semplice
comunicazione fatta alla nostra Redazione a scopo di pubblicazione),
pur rimanendo noi liberi di soddisfare o meno i desiderata.
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Mostra blasfema in Israele Segnalato da: Centro Studi G. Federici |
È successo che qualche persona scorretta (per usare un eufemismo) ci ha accusato di antisemitismo, accusa che respingiamo decisamente: noi siamo contro nessuno, siamo soltanto contro il male e l'ingiustizia da qualunque parte provenga (e in questo non abbiamo paraocchi o sensi unici), siamo contro il peccato ma non contro il peccatore. Questo abbiamo sostenuto fin dai nostri primi articoli. Christus regnet per Mariam et Joseph! Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi |
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L'Associazione dei Giornalisti d'Israele ha allestito oggi un'esposizione fotografica nella quale i visi di una serie di suicide palestinesi appaiono sovrapposti al corpo di varie Vergini, mostra che ha generato severe proteste da parte del pubblico. |
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Le sette immagini fotografate appartenevano ad una mostra che si inaugurava questa notte a Tel Aviv e che ha aperto senza di esse, grazie alle proteste di organizzazioni vittime del terrorismo, come informa la popolare agenda del tempo libero Ahbar Hair. |
Le immagini combinavano il viso di varie terroriste suicide palestinesi in vari quadri della Vergine Maria col Bambino Gesù in grembo, caratteristiche del Rinascimento. Gli annunci sulla prossima apertura dell'esposizione nella sede dell'Associazione dei Giornalisti d'Israele hanno provocato tuttavia un'alluvione di proteste da parte di politici ed intellettuali, i quali ritengono che la mostra esalterebbe il terrorismo suicida. |
Yosi Bar Muha, dirigente dell'Associazione dei Giornalisti, ha rincarato l'Ahbar Hair che aveva ordinato di ritirare le immagini per "non ferire la sensibilità delle vittime del terrorismo" ed ha assicurato che del contenuto non ne era stato informato prima. |
Il padre di un'adolescente di 17 anni morta in un attacco suicida contro un autobus a Taifa ha dichiarato al quotidiano britannico The Independent che l'esposizione è offensiva verso i genitori delle vittime ed anche per i credenti cristiani. "Non sono un grande esperto d’arte, ma è sicuro che questa non lo è", insiste Rum Kehermann: "È arte prendere un'icona religiosa, utilizzare Photoshop per tagliare ed attaccare la foto dell'assassina di un’innocente?", conclude. Keherman non capisce tantomeno come una simile "offesa" può venire dagli stessi ebrei, infatti le due autrici dei quadri sono israeliane. |
(1) È una scusa magra e stupida, ma pur sempre una scusa, e come tale la consideriamo. Tuttavia consigliamo alla presunta artista di usare la prossima volta l'immagine di sua madre, magari con lei in braccio, o quella della notissima Golda Meyer... o di chi altra voglia, purché lasci stare la nostra Mamma celeste, la Vergine Santissima, Madre di Gesù, Dio di amore e di pace! |